sabato 12 febbraio 2011

Caramelle



Ultimamente in classe è stato proposto di portare un barattolo di caramelle per "addolcire" certe ore di lezione un po' amare.
Subito l'idea ha riscontrato un enorme successo; ne abbiamo mangiate così tante che abbiamo dovuto riempire più volte il barattolo nel giro di pochi giorni e alcune compagne hanno creato una mini coperta fatta con le carte delle caramelle da appendere al muro.
Diventeremo forse diabetici e obesi??
Lo scopriremo alla fine dell'anno........sempre se ci arriveremo!!!


Ragazzi dove andiamo quest'estate?? Ormai manca poco.. si accettano idee, noi intanto pensavamo a questo ;)

Hawaii

O.O

Ciao,
questo è il nostro animale preferito: il TARSiO.

Descrizione

Dimensioni

Misura circa 35 cm di lunghezza, di cui i due terzi sono occupati dalla lunga coda, per un peso complessivo di 120 g.

Aspetto

Il mantello è vellutato e di colore grigio. La coda è glabra e scagliosa, come quella dei ratti, ma presenta un ciuffo di peli scuri sulla punta.
Gli occhi sono enormi: la sola orbita oculare è di dimensioni maggiori dello stomaco e del cervello stesso. Questo perché, pur essendo un animale notturno, il tarsio manca del tapetum lucidum, una membrana riflettente posta sulla superficie interna dell'occhio. Gli occhi sono inoltre fissi nelle orbite: per ovviare a ciò, il tarsio può ruotare la sua testa di oltre 180°.
Le orecchie sono simili a cucchiaini e poggiano su corti manici tubolari.
Per quanto grandi, la testa ed il corpo assieme raggiungono a stento la metà della lunghezza delle zampe posteriori, che si dividono in coscia, stinco e mano, tutti assai allungati e di lunghezza più o meno uguale l'uno all'altro (la parola "tarsio" deriva dal tarso assai allungato). La tibia e la fibula di questi animali sono fuse assieme nella parte terminale, così da assorbire l'urto creato dall'impatto con una superficie mentre l'animale salta di ramo in ramo.
Le mani presentano dita assai allungate e terminanti con polpastrelli rigonfi, che permettono all'animale una presa sicura anche su superfici quasi lisce: i polpastrelli adesivi, tuttavia, sono meno evoluti rispetto a quelli di altre specie, come ad esempio Tarsius syrichta. L'indice ed il medio sono dotate di speciali artigli (mentre le altre dita presentano unghie simili a quelle umane) per l'attività di grooming.

Biologia

Si tratta di un animale dalle abitudini crepuscolari e notturne: di giorno riposa nel folto del fogliame in posizione verticale, mentre al tramonto si sveglia e comincia prima di tutto a nettarsi il pelo. Dopo aver fatto l'operazione di grooming, si avventura alla ricerca di prede fino al mattino.
Grazie alle lunghe zampe posteriori, può spiccare salti anche di 6 m: durante il salto, l'animale ruota prima le zampe anteriori e poi le posteriori, mentre la coda funge da bilanciere. Al suolo, l'animale si muove saltellando lateralmente con la coda tenuta in verticale, similmente ai sifaka malgasci.
Vive solitario od in piccoli gruppi familiari, ognuno dei quali possiede un proprio territorio che difende gelosamente qualora si rendesse necessario: tuttavia, gli scontri sono assai rari, in quanto i tarsi marcano più volte i confini dei propri territori con urina e secrezioni ghiandolari, in particolare il tarsio possiede una ghiandola epigastrica al livello del petto.
I vari componenti della coppia o del gruppo si tengono in contatto tramite vocalizzazioni: spesso il maschio e la femmina si esibiscono in veri e propri "duetti" dalla funzione di demarcazione territoriale.

Il tarsio nella cultura popolare

Nelle zone dove vive, il tarsio ha la funzione di animale totem: le tribù di cacciatori di teste Iban lo venerano in quanto convinte che questo animale abbia la testa staccata dal corpo, a causa della sua capacità di torcere il collo anche di 180°. Gli Iban sono convinti, inoltre, che sia tabù chiamare l'animale col suo nome, in quanto disturbandolo in tal modo si attira la sua ira sulla casa del trasgressore.

Le altre etnie di Sulawesi tengono questo animale in cattività per la sua indole gentile e la sua intelligenza: l'allevamento del tarsio può essere però molto problematico, in quanto necessita di cibo vivo per mantenersi ed in mancanza di questo muore in pochi giorni. Inoltre, se catturando un animale lo si separa dal suo compagno, è facile che ambedue si lascino morire d'inedia: ancora, il tarsio è un animale estremamente sensibile, ed il trauma della cattura può spaventarlo a tal punto da ridurlo alla pazzia portandolo a battere la testa contro una parete o le sbarre della gabbia.




agnese, bea, mero

la nostra cultura classica :D

Ecco il motivo per cui siamo qui! clicca qui

marta&giuliacason

Fantasia portami via e lascia la scia...

Le idee per questo post sono pari a zero, e quindi, non sapendo che cosa scrivere, vi proporremo il video di una canzone dei Rolling Stones, dedicata,oltre che a voi visitatori,anche al nostro caro amico Tarsio che quotidianamente ci "contempla" da una parete della nostra amata classe.
Parte di questo video potrebbe essere dedicata anche a... "veleno", un vaso riempito da caramelle che allieta le nostre dure mattinate scolastiche...
"Bene io concluderei perchè...." [cit. Monica] e di conseguenza concludiamo perchè davvero, alle ore 12.48 di sabato, chi può avere delle belle idee?!
Bye bye!

XOX
Monica and Ele.







Il 25 febbraio parteciperemo
alla manifestazione "Porte Aperte" all'Università di Padova. Si tratta di evento organizzato per le classi quarte del liceo dall'università di Padova presso il campus Agripolis. All'interno dell'ateneo saranno presentate le varie facoltà presenti nella città affinché noi ragazzi possiamo scegliere quella a cui iscriverci tra un anno.
Ciao a tutti, questo è il primo post del nostro blog 

Feltre con la neve
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